La redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC ) è disciplinata dall’art. 100 del Testo Unico sulla sicurezza nei cantieri (d. lgs 81/08).
I contenuti di questo documento sono definiti dall’allegato XV del Testo Unico.
La legge prevede che sia costituito da una relazione tecnica contente una descrizione delle prescrizioni da mettere in atto per prevenire o comunque ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori in cantiere.
Le prescrizioni sono rapportate alla complessità e alle caratteristiche dell’intervento da realizzare.
Altro contenuto del PSC è rappresentato dalla stima dei costi per la sicurezza. Infine, il piano deve essere corredato da una serie di elaborati grafici di progetto, comprendenti almeno una planimetria dell’area di cantiere e, nel caso in cui l’opera lo richieda, una tavola tecnica per la realizzazione degli scavi.
L’art. 104 bis del T. U. ha però previsto l’emanazione di un apposito decreto che individuasse modelli semplificati per la redazione dei seguenti documenti:
– piano operativo per la sicurezza (POS)
– Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC )
– fascicolo dell’opera
– piano di sicurezza sostitutivo.
Per tale motivo, dopo essere stato pubblicato già sulla Gazzetta ufficiale n. 212 del 12 settembre 2012, è stato emanato il decreto interministeriale 9 settembre 2014 che contiene, tra l’altro, proprio il modello semplificato per la redazione del PSC.
Non esiste un obbligo normativo per la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento con il modello semplificato.
Viene invece offerta al Coordinatore per la Sicurezza la facoltà di redigere il piano con questo modulo, previsto all’allegato 2 del decreto interministeriale 9 settembre 2014, in alternativa alla modalità standard delineata dal Testo Unico per la sicurezza.
Quindi non ci sono distinzioni, in base alle caratteristiche dei cantieri, all’entità dell’opera o alla durata dei lavori, ma la scelta dello strumento di lavoro può essere fatta dal coordinatore in assoluta libertà.
Certamente il modello dell’allegato 2 rappresenta una traccia molto utile per il professionista per redigere il documento senza dimenticare alcun aspetto.
Forma e impaginazione sono infatti definiti in maniera univoca, anche se ovviamente il coordinatore dovrà studiarlo di volta in volta in modo da adattarlo alle peculiarità di ogni singolo cantiere.
La struttura del PSC semplificato è suddivisa nelle seguenti sezioni:
– identificazione e descrizione dell’opera
– identificazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
– organigramma del cantiere
– individuazione, analisi e valutazione dei rischi relativi all’area di cantiere
– organizzazione del cantiere
– planimetrie del cantiere
– rischi in riferimento alle lavorazioni
– interferenze tra le lavorazioni
– cronoprogramma dei lavori
– procedure complementari o di dettaglio da esplicitare nel POS
– misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva
– modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento
– disposizioni per la consultazione degli RLS
– organizzazione del servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori
– stima dei costi della sicurezza
– allegati obbligatori
– quadro riepilogativo inerente gli obblighi di trasmissione.