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In vigore i nuovi modelli unici per l'edilizia

7 anni fa

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Modelli unici per l’edilizia come saranno adottati?

 

Sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale i nuovi modelli unici per l’edilizia per le comunicazioni e le istanze in edilizia e nelle attività commerciali, così come definiti dalla cosiddetta Riforma Madia.

I nuovi moduli, che saranno in vigore dal prossimo 30 giugno, sono quelli allegati all’accordo del 4 maggio 2017, stabilito in Conferenza Unificata tra Governo, Regioni ed enti locali.

L’accordo stabilisce che, entro martedì 20 giugno, le Regioni possano apportare ai moduli standardizzati le modifiche necessarie per renderli adeguati alle proprie specificità territoriali.
I nuovi modelli unici per l’edilizia riportano infatti una serie di campi standard e univoci per tutta la Nazione e altri, invece, contrassegnati dalla presenza di un asterisco, che possono essere modificati per adeguarli alle esigenze locali.

Tutto l’iter si dovrà completare entro venerdì 30 giugno, quando i comuni dovranno pubblicare i nuovi modelli unici per l’edilizia sui propri siti istituzionali.

 

Cosa cambia con i nuovi modelli unici per l’edilizia?

L’introduzione dei modelli unici per l’edilizia è stata importante perché, fino a poco tempo fa, i tecnici erano costretti a confrontarsi con centinaia di procedure diverse, a volte differenti anche tra Comuni limitrofi.
Dal punto di vista della semplificazione amministrativa ha costituito quindi un importante passo avanti.

Ma la riforma della Pubblica Amministrazione è andata ancora oltre, rendendo più semplice la vita anche ai cittadini, introducendo il divieto di richiedere in allegato a istanze e comunicazioni, documenti già in suo possesso o acquisibili in autonomia, come:
– precedenti titoli abilitativi
– visure catastali
– atti di proprietà
– il DURC delle imprese.

La nuova modulistica è stata adeguata alle novità apportate dai decreti n. 126 e n. 222 del 2016, attuativi della Riforma Madia.
La Riforma ha ridisegnato il panorama dei titoli amministrativi, per cui i nuovi modelli unici per l’edilizia a disposizione di tecnici e cittadini saranno i seguenti:
– CIL per opere temporanee
– CILA
– SCIA e SCIA alternativa al Permesso di Costruire
– Segnalazione certificata di agibilità.

Il modulo per il Permesso di Costruire rimane invariato.
Tra le novità c’è quindi proprio il modulo per la Segnalazione Certificata di Agibilità, che da quest’anno diventa una comunicazione asseverata dal tecnico, riducendo i tempi di attesa dei cittadini per il rilascio del certificato di agibilità dall’amministrazione.

 

Come saranno fatti i nuovi modelli unici per l’edilizia

I moduli per la SCIA e la SCIA alternativa al Permesso di Costruire sono divisi in due parti: la prima, dedicata all’introduzione dei dati e delle dichiarazioni del titolare; la seconda, per l’asseverazione del tecnico.

Attraverso l’introduzione dei dati richiesti nei vari campi è possibile specificare se si tratta di:
– una SCIA unica: quando è necessario presentare altre segnalazioni o comunicazioni
– una SCIA condizionata: quando è necessario richiedere la preventiva acquisizione di atti di assenso.

L’ultima parte è costituita da una lista di controllo che riepiloga l’elenco degli allegati necessari.

I moduli della Cila e dell’agibilità sono invece più snelli e racchiudono in un unico documento:
– le dichiarazioni del titolare
– l’asseverazione del tecnico
– la lista di controllo degli allegati.

Il modulo della CIL, come detto, va utilizzato unicamente per l’installazione di opere temporanee da rimuovere entro 90 giorni.

Fanno parte dell’accordo anche:
– il modulo per la comunicazione di fine lavori
– l’allegato soggetti coinvolti.

Quest’ultimo è comune per tutti i moduli e prevede l‘inserimento dei dati relativi ad altri eventuali titolari oltre al dichiarante, ai tecnici coinvolti nei diversi aspetti del lavoro (ad es. progettazione, progettazione strutturale, direzione lavori, ecc.) e alle imprese esecutrici.

 

I nuovi modelli unici per l’edilizia in versione telematica

L’obiettivo della semplificazione vuole essere raggiunto anche attraverso l’utilizzo dei moduli in formato digitale.

Attraverso l’informatizzazione della procedura, infatti, tecnici e cittadini potranno selezionare e compilare solo le opzioni di proprio interesse, creando un percorso telematico guidato e personalizzato e generando in automatico il quadro riepilogativo con l’indicazione degli allegati.

L’auspicio è quindi che tutte le amministrazioni si dotino al più presto di un sistema telematico per la presentazione delle istanze e delle comunicazioni.

 

 

Sanzioni per i Comuni che non si adeguano ai nuovi modelli unici per l’edilizia

L’articolo 2 del d. lgs 126/2016 prevede severe sanzioni per le amministrazioni che non si adeguano all’obbligo di pubblicare entro il 30 giugno i modelli unici per l’edilizia sul proprio sito istituzionale. Il mancato adempimento è considerato infatti illecito disciplinare.

Allo stesso modo, è considerata illecito disciplinare la richiesta di documenti e informazioni non corrispondente a quelli indicati sul sito istituzionale.

In entrambi i casi è prevista come sanzione la sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da tre giorni a sei mesi per il funzionario responsabile.

 

Un piccolo consiglio

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